Zeus aveva saputo che, nascosta dentro un’alta torre, veniva tenuta prigioniera una donna bellissima. Si chiamava Danae ed era figlia di Acrisio, il re di Argo. Siccome, come molti sovrani del mondo antico, anche Acrisio desiderava fortemente un figlio maschio al quale lasciare in eredità il suo regno, aveva chiesto all’oracolo di Delfi se sua moglie gli avrebbe dato un erede. Ma, come fanno spesso gli oracoli, non solo Apollo non aveva risposto alla sua domanda, ma aveva detto ad Acrisio che sarebbe stato ucciso da suo nipote. Per evitare quindi che la sua unica figlia si sposasse e partorisse un figlio che lo avrebbe ucciso, Acrisio la fece rinchiudere. Ma questa precauzione non fu sufficiente, perché Zeus, trasformatosi in pioggia d’oro, penetrò attraverso le inferriate nella stanza nella quale era stata rinchiusa Danae. Dalla loro unione, nacque Perseo, il mitico eroe che, una volta divenuto grande, uccise davvero Acrisio – anche se lo fece involontariamente, colpendolo con un disco durante una gara d’atletica1.