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Miti

Anfione e Zeto

Antiope, figlia del dio-fiume Asopo, genera da Zeus i gemelli Anfione e Zeto. Antiope però deve abbandonarli presso il monte Citerone per fuggire l’ira del padre Nitteo, re di Tebe. Un pastore ha cura dei gemelli, che crescono forti: Zeto diviene pastore e cacciatore, mentre Anfione è il primo suonatore della lira inventata dal dio Ermes1. Lo zio paterno Lico ritrova Antiope a Sicione, la cattura riportandola a Tebe e la fa schiava presso sua moglie Dirce. I gemelli, ormai adulti, riconoscono la madre, la liberano e depongono Lico. La sovranità di Tebe viene data a Zeto, mentre Anfione la circonda di mura facendo muovere le pietre e gli alberi al suono della sua lira. Tebe ebbe così sette porte, come sette erano le corde dello strumento2.

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Eracle al seno di Era e la Via Lattea

Ermes, o secondo altri Zeus, attacca al seno di Era addormentata Eracle bambino, per assicurargli l’immortalità, ma quando la dea si sveglia per un morso del piccolo, ovvero quando scopre la sua identità, lo scaccia via adirata e il latte che fuoriesce dal suo seno forma la Via Lattea1.

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Argo dai cento occhi e la sorveglianza di Io

Panopte, “che tutto vede”, è epiteto di Argo, al quale la tradizione attribuisce un numero vario di occhi, che gli consentono di controllare tutto senza posa. Per questa caratteristica viene incaricato da Era di fare da guardiano a Io, fanciulla amata da Zeus e tramutata in giovenca per essere sottratta alla gelosia della dea. Ma Era ottiene che la giovenca sia consacrata a lei, legata a un albero e costantemente sorvegliata da Argo, finché Ermes riesce a uccidere il mostro1.

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Erbe miracolose: bali e moly contro il veleno

Moria, una donna lidia, vede il fratello Tilo che mentre passeggia viene morso da un serpente e muore all’istante. Il gigante Damasene interviene schiacciando la testa del serpente con un albero; quindi Moria assiste alla scena della femmina del serpente che strappa un’erba e la mette nelle narici del cadavere, che ritorna in vita. Imitando quindi il serpente, anche Moria mette l’erba sotto le narici del fratello, riportandolo alla vita. L’erba si chiama bali1. Il potere di proteggere dagli incantesimi di Circe ha l’erba moly, dalla radice nera e dal fiore bianco come il latte, donata da Ermes a Odisseo2.

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