Medea fa cuocere o bollire più volte Giasone, rendendolo nuovamente giovane; analogamente aveva fatto con Esone, il padre di Giasone, debole e piegato dagli anni, raschiando via la sua vecchiaia grazie ai molti rimedi che aveva mescolato in un calderone d’oro. Ancora Medea fa tornare giovani, dopo averle sottoposte a ripetute cotture, le nutrici di Dioniso insieme ai loro mariti1. In Ovidio, dopo aver preparato un filtro magico, Medea sgozza Esone, fa uscire dal suo corpo il sangue invecchiato e lo sostituisce con il suo potente filtro, producendo un istantaneo ringiovanimento, stimabile nella misura dei quarant’anni2: in altre parole, Medea riporta Esone indietro di una generazione, che tradizionalmente veniva computata in quarant’anni.