Quando Tarquinio il Superbo ristabilisce le feste in onore dei Lari e di Mania, poiché l’oracolo di Apollo prescrive di sacrificare teste in cambio di teste, si avvia l’usanza di immolare dei bambini a Mania, madre dei Lari, per la salvezza dei familiari. Dopo la cacciata di Tarquinio, il console Giunio Bruto muta la tradizione e ordina che il sacrificio si compia mediante teste d’aglio e di papavero: così la richiesta di Apollo può essere soddisfatta sul piano nominale, evitando di fatto l’empietà di un sacrificio umano. Per scongiurare i pericoli, le famiglie appendono alle porte immagini consacrate a Mania durante le feste dei Compitalia1.