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Bruto e la dea Carna

Dopo aver scacciato Tarquinio, Giunio Bruto scioglie un voto a Carna, la dea che sovrintende agli organi vitali degli esseri umani. È a lei che si chiede di mantenere in salute il fegato, il cuore e i visceri che si trovano all’interno del corpo. Bruto si era dimostrato idoneo a modificare la forma di governo grazie al suo cuore e alla capacità di dissimularne il valore fingendosi sciocco e per questo motivo fa erigere un tempio in onore di Carna. Alla dea si offrono farinata di fave e lardo, poiché soprattutto con questi cibi si rinvigoriscono le forze del corpo1.

Fonti
  1. Macrobio, Sat. 1, 12, 31-32

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