Iapige, figlio di Iaso, fra tutti era il preferito di Febo. Il dio, preso da intenso amore, gli offrì in dono le sue arti: la divinazione, la cetra e le rapide frecce. Ma Iapige, per prolungare il tempo che rimaneva a suo padre, ormai in fin di vita, preferì conoscere le proprietà terapeutiche delle erbe e apprendere la pratica curativa. Apollo acconsentì e Iapige divenne un abile guaritore, in grado di curare ogni patologia grazie all’arte magistrale a lui donata dal dio1.