In un tempo primordiale, antecedente l’avvento di Zeus, la violenza regnava tra le generazioni divine. Dall’unione di Urano, il cielo stellato, e di Gea, la terra, nascevano figli che il padre odiava e ricacciava sotto la terra stessa. Un giorno, Crono si ribellò al padre e lo evirò con un falcetto fatto di adamante, una materia che Gea aveva appositamente creato. I genitali furono gettati in mare e dalla loro spuma nacque Afrodite. Stando ad alcune varianti tarde, alcune delle gocce di sangue sprizzate dalla ferita furono disseccate dalle pupille di fuoco dei cavalli di Helios e divennero pietra ematite1.