Risultati ricerca

Ricerca per tag: "Frigia"

Miti

filemone_bauci

I protagonisti sono due contadini della Frigia, in Asia Minore, anziani sposi che, al tramonto della vita, fanno l’esperienza di accogliere due divinità che si sono presentate in sembianze umane, come viandanti in cerca di ospitalità. Gli dèi, tanto grati ai due sposi quanto indignati per il comportamento dei vicini della coppia, che li hanno invece rifiutati, mandano sulla terra un diluvio dal quale solo Filemone e Bauci troveranno scampo. Inoltre, essi realizzano il desiderio che i due sposi hanno espresso prima che i loro ospiti si congedassero: riuscire a non sopravvivere l’uno all’altro, allontanarsi dalla vita in perfetta sintonia anche temporale. Divenuti custodi del tempio nel quale viene trasformata la loro povera capanna, Filemone e Bauci saranno mutati in alberi, e si radicheranno per sempre nella terra che hanno reso accogliente e ospitale1

Leggi mito
L'oro e re Mida

Mida, figlio di Cibele, la Gran Madre degli dèi, era il re della Frigia. Un giorno, mentre Dioniso stava conducendo il suo esercito in India, l’anziano satiro Sileno, precettore del dio, decise di abbandonare la spedizione e si fermò da Mida, che lo ospitò in modo estremamente amichevole per dieci giorni e dieci notti. Per ricompensarlo dell’accoglienza riservata al suo precettore, Dioniso promise a Mida che gli avrebbe donato qualsiasi cosa avesse desiderato. Mida espresse allora questo desiderio: che tutto quello che toccava diventasse d’oro. Il dio esaudì il desiderio, ma, una volta tornato nella sua reggia, il re si accorse che anche i cibi che voleva mangiare e l’acqua che voleva bere diventavano d’oro, impedendogli così di sfamarsi e di dissetarsi. Così chiese a Dioniso di togliergli quel dono che sembrava così meraviglioso ma che era, nello stesso tempo, mortale. Il dio disse allora a Mida di fare un bagno nel fiume Pattolo: quando il re entrò nel fiume, perse il dono che aveva chiesto troppo incautamente e le acque nelle quali s’era bagnato acquistarono un colore dorato. Da quel giorno, il fiume Pattolo fu chiamato anche Chrysorroas ("dalle correnti d’oro").

Leggi mito
La scoperta del ferro

Lì i maghi del monte Ida, uomini provenienti dalla Frigia, avevano le loro abitazioni montane: Kelmis, il grande Damnameneo e il superbo Acmone, abili servi della montana Adrastea, che per primi, grazie alle arti del sapiente Efesto, scoprirono il ferro scuro nelle vallate montane e lo collocarono sul fuoco, mostrando a tutti la loro nobile opera1.

Leggi mito

Etichette

Frigia

Link esterni

La ricerca non ha trovato nessun risultato.