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L'oro e re Mida

Mida, figlio di Cibele, la Gran Madre degli dèi, era il re della Frigia. Un giorno, mentre Dioniso stava conducendo il suo esercito in India, l’anziano satiro Sileno, precettore del dio, decise di abbandonare la spedizione e si fermò da Mida, che lo ospitò in modo estremamente amichevole per dieci giorni e dieci notti. Per ricompensarlo dell’accoglienza riservata al suo precettore, Dioniso promise a Mida che gli avrebbe donato qualsiasi cosa avesse desiderato. Mida espresse allora questo desiderio: che tutto quello che toccava diventasse d’oro. Il dio esaudì il desiderio, ma, una volta tornato nella sua reggia, il re si accorse che anche i cibi che voleva mangiare e l’acqua che voleva bere diventavano d’oro, impedendogli così di sfamarsi e di dissetarsi. Così chiese a Dioniso di togliergli quel dono che sembrava così meraviglioso ma che era, nello stesso tempo, mortale. Il dio disse allora a Mida di fare un bagno nel fiume Pattolo: quando il re entrò nel fiume, perse il dono che aveva chiesto troppo incautamente e le acque nelle quali s’era bagnato acquistarono un colore dorato. Da quel giorno, il fiume Pattolo fu chiamato anche Chrysorroas ("dalle correnti d’oro").

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