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Ricerca per tag: "sangue"
Miti
Asclepio e la resurrezione dei morti
Morte di Tito Tazio: empietà e contaminazione
È infatti a
Sacrificio di Ifigenia e Polissena
Nel mito troiano si iscrivono le vicende di proteleia, i riti preliminari alle nozze, altro non sono che la sua messa a morte. Compresa la ineluttabilità del suo destino, anymphos e anymenaios, privata delle nozze e del canto nuziale, ma in più, come desolata afferma la madre parthenia. Anch’ella, conosciuta la sua sorte, dichiara di volere morire da libera, senza che nessuno osi toccarla, ma andando volontariamente verso l’altare2.
Le Danaidi e il rifiuto del matrimonio
Le
Giacinto e l'omosessualità
Comportamento scellerato di Tullia
carpentum, un tipo di carro chiuso impiegato dalle matrone per non rinunciare alla necessaria riservatezza, ma del quale la donna farà un pessimo uso. Inoltre, una volta nel
L'ematite
In un tempo primordiale, antecedente l’avvento di
Eracle e la veste avvelenata
Il giorno in cui
Metamorfosi di Lica in pietra
trepidum), si nasconde nella cavità di una rupe, sussulta (tremit) ed è bianco dallo spavento (pallidus pavet) quando l’eroe lo prende, scagliandolo lontano, con una forza pari a quella di una macchina da lancio. L’uomo sfreccia nell’aria, in direzione del mare, è esangue dalla paura (exsanguem metu), gli umori del corpo prosciugati. E allora, come le gocce di pioggia si rapprendono in fiocchi di neve e questi a loro volta in grandine, così humanae vestigia formae) e per l’idea che quella pietra, chiamata
Mostri infernali nell'Eneide: le personificazioni
Assieme alla
Il mostro Caco
All’interno della rupe si celava, un tempo, la spelonca che
Purificazione di Giasone e Medea
Quando erano oramai in vista i monti
Purificazione di Oreste
Il doppio assassinio, della madre e del suo amante, fu ispirato da
Arte divinatoria di Teoclimeno
Mentre mantis mantis riconosce nel rapace «un messaggero di mantis percepisce (noeo) la rovina che si sta per abbattere sui pretendenti, riuscendo sia ad ascoltare gemiti e singhiozzi dei principi massacrati sia a scorgere i muri imbrattati di sangue e le ombre dei defunti che scendono all’mantis, tant’è che, udita la sua profezia, i proci prendono a ridere di lui e invitano i giovani ad accompagnarlo in piazza «se qui gli par notte!». Ma
Odisseo, evocazione dei morti
Giunto all’ingresso dell’psyche) rivela la sua natura immateriale, simile alla consistenza del fumo1.
lupo_mannaro
Approfittando del fatto che il mio padrone se n’è andato a in larvam intravi). La mia amica, stupita di vedermi in giro a quell'ora della notte, mi dice che se fossi arrivato poco prima, avrei potuto aiutarli: un lupo era entrato nel recinto e aveva massacrato tutte le pecore, riuscendo a scappare pur essendo ferito al collo dalla lancia di un servo. Non riesco a dormire per tutta la notte e all’alba me ne vado; quando passo davanti al punto in cui i vestiti del mio compare erano diventati di pietra, ci trovo soltanto una pozza di sangue. Arrivato a casa, trovo il soldato sdraiato sul letto e un medico impegnato a curargli il collo, e allora capisco che è un lupo mannaro (versipellem)1.
striges
Ci sono degli uccelli voraci (avidae volucres), della stessa stirpe delle carpere) le viscere dei lattanti (lactentia viscera) e ne succhiano il sangue riempiendosi avidamente il gozzo (plenum poto sanguine guttur habent). Si chiamano stridere) in modo terrificante. Non si sa se nascano già nella forma di uccelli, o se siano delle vecchie fattucchiere a prenderne l’aspetto con incantesimi e formule marse: quale che sia la loro natura, le creature arrivano alla culla del piccolo exsorbent) il petto della fresca preda e alle sue grida accorre la nutrice, che trova sul volto del neonato i loro segni: i tagli lasciati dagli artigli e un colorito livido, come quello delle foglie quando d’inverno si seccano. La balia chiede allora aiuto a exta cruda) di una scrofa di due mesi dice: «uccelli della notte, risparmiate le interiora dei bambini (extis puerilibus): in cambio del piccolo è immolata una piccola vittima. Un cuore in cambio di un cuore (cor pro corde), vi prego, al posto di quelle viscere, prendete queste viscere (pro fibris sumite fibras): vi offriamo questa vita in cambio di una migliore». Mette le viscere sacrificali all’aria aperta e vieta ai presenti di voltarsi a guardarle (respicere), quindi sistema il ramo di biancospino avuto da