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Miti
Orazi e Curiazi
giano_antico
Così spiega lo stesso
striges
Ci sono degli uccelli voraci (avidae volucres), della stessa stirpe delle carpere) le viscere dei lattanti (lactentia viscera) e ne succhiano il sangue riempiendosi avidamente il gozzo (plenum poto sanguine guttur habent). Si chiamano stridere) in modo terrificante. Non si sa se nascano già nella forma di uccelli, o se siano delle vecchie fattucchiere a prenderne l’aspetto con incantesimi e formule marse: quale che sia la loro natura, le creature arrivano alla culla del piccolo exsorbent) il petto della fresca preda e alle sue grida accorre la nutrice, che trova sul volto del neonato i loro segni: i tagli lasciati dagli artigli e un colorito livido, come quello delle foglie quando d’inverno si seccano. La balia chiede allora aiuto a exta cruda) di una scrofa di due mesi dice: «uccelli della notte, risparmiate le interiora dei bambini (extis puerilibus): in cambio del piccolo è immolata una piccola vittima. Un cuore in cambio di un cuore (cor pro corde), vi prego, al posto di quelle viscere, prendete queste viscere (pro fibris sumite fibras): vi offriamo questa vita in cambio di una migliore». Mette le viscere sacrificali all’aria aperta e vieta ai presenti di voltarsi a guardarle (respicere), quindi sistema il ramo di biancospino avuto da
Saturno e l’invenzione dell’agricoltura
insertiones surculorum pomorumque educationes et omnium huiuscemodi fertilium tribuunt disciplinas). Per contraccambiare lo straordinario dono della agri cultura,
La prua di nave e la prosperità di Roma
latere, in latino) dopo la sua cacciata dal
Giano, la memoria e la moneta
testificata), ricordare, l’arrivo del divino ospite di
La visita di Enea ai luoghi futuri di Roma
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La ninfa Carna e la difesa della soglia domestica
Giano bifronte e l’età dell’oro
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Romolo e Numa: la nascita del calendario
Secondo una parte della tradizione, il calendario di
Saturno, Giano e la nascita della moneta