Indice

Un processo per stupro

Marco Claudio Marcello cita in giudizio il tribuno della plebe Gaio Scantinio Capitolino per aver importunato suo figlio, trascinandolo nel disonore dello stupro. Scantinio ribatte che non possono costringerlo a presentarsi, poiché gode dell’immunità che la sua carica gli conferisce, e chiede l’aiuto dei suoi colleghi perché lo appoggino. Ma quelli si rifiutano di intervenire. Quando il giovane è chiamato a testimoniare, tiene gli occhi fissi a terra e non proferisce parola. Col suo verecondo silenzio contribuisce più che con ogni altra cosa alla sua vendetta. Scantinio, infatti, con la sola testimonianza di colui che aveva cercato di adescare, viene condannato1.

Fonti
  1. Valerio Massimo, 6, 1, 7

Link esterni