Indice

Lara, Giuturna e la punizione del silenzio

Ai primordi della storia di Roma, Giove viene preso da un amore smodato per la bella ninfa Giuturna, la quale però gli sfugge continuamente. Giove convoca quindi tutte le ninfe del Lazio e parla loro: faceva male Giuturna a negarsi al padre degli dei; agissero dunque nell’interesse della sorella e la bloccassero, impedendole di immergersi nelle acque del fiume. Le ninfe acconsentono alla richiesta di Giove. Tutte tranne una, Lara, una chiacchierona. Molte volte suo padre, il fiume Almo, le aveva detto di tenere a freno la lingua, ma lei non gli dava ascolto. Anche in quella circostanza Lara non riesce a trattenersi: corre subito al lago di Giuturna, le dice di fuggire e le riferisce le parole di Giove; poi, non contenta, fa visita anche a Giunone e le rivela che il marito ama la ninfa Giuturna. Si adira moltissimo il padre degli dei e per punirla le strappa la lingua. Non pago della terribile punizione, ordina quindi a Mercurio di condurla nella palude infera, tra i silenziosi1.

Fonti
  1. Ovidio, Fast. 2, 585-610

Link esterni