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Concepimento e nascita di Servio Tullio

Un giorno la serva Ocresia stava svolgendo alcuni riti nella reggia di Tarquinio insieme alla regina Tanaquilla e mentre, come di consueto, versava vino sull’altare, ecco apparire dal focolare un membro virile. Tanaquilla le ordinò allora di sedere presso il focolare e lì fu concepito Servio Tullio, che per questo venne considerato figlio del dio del fuoco Vulcano1.

Riferimenti interni

Riferimento : M. Biancucci, « Nascita » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 27-30.

Fonti
  1. Ovidio, Fast. 6, 627-634

Commento

Per i Romani il giorno della nascita (dies natalis) determina un aspetto importante della personalità del soggetto.
Molti personaggi del mito vengono concepiti e/o nascono in circostanze speciali di cui talora portano il ricordo nel nome loro assegnato.
Talora il concepimento e la nascita dell’eroe si verificano mediante il sovvertimento delle leggi della natura e della riproduzione umana. La schiava Ocresia concepisce un figlio (il futur ore Servio Tullio) sedendo su un focolare in cui era apparso un fallo. Il fuoco, per i Romani, è elemento maschile e il termine per indicare il tizzone (titio) veniva utilizzato anche per indicare il membro virile.
Quanto al nome di Servio Tullio, esso per un verso rimanda
alla condizione sociale della madre (schiava della corte di Tarquinio e Tanaquilla), per l’altro esalta il legame privilegiato del re con la dea Fortuna, che ha innalzato il figlio di una serva fino al trono di Roma. Alla
nascita del re venivano infatti ricondotte le feste per Fors Fortuna, celebrata soprattutto dai plebei,
che speravano, con il suo aiuto, di poter ascendere la scala sociale.

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