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Il canto del dio Tiberino per Olibrio e Probino

Nel 395, allorché si celebrava il consolato di Olibrio e Probino, apparvero fuochi nel cielo e rimbombarono in segno d’assenso i tuoni di Giove. Tiberino, richiamato da quel suono, lasciò la sua grotta e, seguendo il corso del fiume, discese fino all’isola Tiberina. Lì intonò una lode ai due fratelli, chiedendo alle Ninfe di convocare tutti i fiumi italici, affinché presiedessero al banchetto della festa1.

Fonti
  1. Claudiano, Paneg. Ol. et Prob. 205 ss.

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