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Colpa e sangue nella famiglia

Oreste, dopo aver ucciso la madre, viene accusato di averne versato il sangue consanguineo1. Antigone, nipote di Creonte, re di Tebe, contravviene al divieto imposto dallo zio di dare sepoltura al fratello Polinice, che aveva tentato l’assalto alla città, per ottenerne il trono, scontrandosi con l’altro fratello, Eteocle. Nel discorso in cui Creonte afferma la propria volontà di punire la nipote, ribadisce che neppure lei, benché figlia di sua sorella, sfuggirà al castigo dovuto2.

Fonti
  1. Eschilo, Eum. 653
  2. Sofocle, Ant. 486-489

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