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Dioniso scende negli inferi

Nella commedia intitolata 1, rappresentata nel 405 a.C., Aristofane immagina che il dio Dioniso in persona, disperato per la mancanza di buoni poeti tragici, scenda negli inferi in compagnia del suo servitore, per riportare in vita Euripide, morto da poco. Per trovare la strada che conduce all’aldilà, il dio chiede consiglio a Eracle, che si era recato nell’Hades per compiere l’ultima delle sue fatiche, la cattura del mitico cane Cerbero, guardiano dell’oltretomba. Dopo alcune risposte scherzose, Eracle avvisa il dio che sarà necessario attraversare una vasta palude senza fondo, una distesa infinita di fango e sterco, nella quale sono immersi coloro che hanno commesso qualche grave infrazione, come ad esempio il tradimento di un ospite (Aristofane attinge qui probabilmente a una tradizione connessa ai misteri di Eleusi). In effetti, di lì a poco il dio sarà traghettato attraverso la palude dal nocchiero Caronte, mentre il suo servitore dovrà circumnavigarla … a piedi!2.

Fonti
  1. Le rane
  2. vv. 136-151

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