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L’asino malato e l’inganno

Un ortolano fu interrogato da un soldato su dove stesse portando il suo asino senza carico, ma poiché capiva poco di latino, rimase zitto. Il soldato allora, indignato da quel silenzio come da un insulto, lo buttò giù dalla groppa dell’animale e gli fece la stessa domanda in greco. L’ortolano, asciugandosi il sangue che colava dalla ferita e temendo che quello volesse sottrargli l’animale, disse che il suo asino era instabile, perché soffriva del morbo odioso, e perciò aveva preferito non caricarlo, quindi si gettò a terra e fingendo di supplicare il soldato gli afferrò le gambe, lo buttò all’aria e iniziò a prenderlo a pugni, gomitate e morsi1.

Fonti
  1. Apuleio, Met. 9, 39-40

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