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Il diluvio

Quando Zeus fece cadere sulla Grecia una pioggia così violenta da inondare tutte le terre, Deucalione e Pirra riuscirono a salvarsi perché, su suggerimento di Prometeo, avevano costruito una grande arca in cui si erano rifugiati, portando con sé scorte di viveri. Il diluvio si protrasse per nove giorni e provocò la morte di quasi tutti gli uomini: alla fine, quando le acque iniziarono a ritirarsi, l’arca di Deucalione si arenò sul Parnaso, nelle vicinanze di Delfi. Deucalione e Pirra, non appena toccarono nuovamente il suolo, vollero rendere grazie a Zeus per averli preservati dalla morte; allora il dio, impietosito, lasciò loro esprimere un desiderio, e Deucalione lo pregò di ripopolare le terre di uomini (o di far sì che da lui fossero generati nuovi uomini). Come risposta, Zeus disse ai due di gettare delle pietre dietro le loro spalle, dunque senza guardare ciò che sarebbe accaduto: dai sassi lanciati da Deucalione il dio fece sì che si generassero uomini, e donne da quelli gettati da Pirra. In un’altra versione del mito, invece, il ripopolamento della Terra sarebbe avvenuto nello stesso modo, ma su diversa ispirazione: per far rinascere gli uomini, infatti, Deucalione si sarebbe recato presso l’oracolo della dea Temi e qui avrebbe ricevuto indicazione di gettare alle proprie spalle le ossa della grande madre; avendo poi capito che la madre in questione era la stessa Terra, Deucalione e Pirra iniziarono a raccogliere le pietre che si trovavano sul loro cammino (le “ossa” della Terra), lanciandole dietro di loro e facendo così nascere nuovi uomini1.

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 1, 7, 2; Ovidio, Met. 1, 381-383

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