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Incesto e metamorfosi di Mirra

La dea Afrodite, irata perché non riceveva da Mirra gli onori dovuti, ispirò in lei amore per il padre. Con la complicità della sua nutrice, per dodici notti giacque con lui, che era ignaro della sua identità. Ma quando egli lo scoprì si diede ad inseguirla con la spada, mentre la fanciulla pregava gli dèi che la rendessero invisibile. Mossi a pietà gli dèi la trasformarono nell’albero che si chiama mirra, da cui dopo nove mesi venne fuori il bellissimo Adone1.

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 3, 14, 4

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