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Le Lemniadi e gli odori

Le donne di Lemno non rendono onore ad Afrodite e la dea le punisce facendo sì che emanino cattivo odore. Questo le rende intollerabili ai loro mariti, che si prendono delle schiave di Tracia per concubine. Le Lemniadi allora, sentendosi disprezzate, uccidono tutti gli uomini dell’isola; l’unica che risparmia il padre Toante, re del luogo, è Ipsipile. A questo punto arrivano nell’isola gli Argonauti, che stabiliscono rapporti di ospitalità con loro, grazie ai consigli di Ipsipile che riesce a superare l’ostilità delle compagne. Afrodite, volendo ripopolare l’isola, suscita negli eroi una dolce passione per le Lemniadi, che accettano di unirsi agli stranieri. Banchetti e danze allietano la città, per la quale si spande il buon odore delle carni sacrificate e l’aroma dei profumi bruciati in onore della dea1.

Fonti
  1. Apollodoro, Bibl. 1, 9, 17; Apollonio Rodio, 1, 609-720; 849-860

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