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Longevità degli Iperborei

Gli Iperborei abitano all’estremo Nord della terra. Sono particolarmente devoti ad Apollo, che soggiorna periodicamente nel loro paese e qui è onorato con splendide ecatombi. Ignari di malattie, vecchiaia, fatiche e battaglie, gli Iperborei non incorrono nel castigo di Nemesi, la quale punisce con severità coloro che commettono ingiustizia1. La loro prodigiosa esistenza può raggiungere i mille anni2.

Riferimenti interni

Riferimento : D. Fermi, « La giovinezza e la vecchiaia » in Bettini M. (a cura di), Il sapere mitico, Torino, 2021, pp. 9-15.

Fonti
  1. Pindaro, Pyth. 10, 33-44; scoli a 64b, 65b; Ellanico, 4 F 187 Jacoby; Alceo, fr. 307c Voigt
  2. Simonide, fr. 570 Page; Megastene, 715 F 27b Jacoby

Commento

Raggiungere un’età straordinariamente avanzata è segno di particolare predilezione divina: solo un dio, infatti, può concedere all’essere umano di superare la misura del destino di norma assegnato ai mortali.
Lo stato di benessere degli Iperborei, estranei ai mali che comunemente affliggono i mortali, si deve alla relazione speciale che intrattengono con Apollo, ma privilegi simili sono attribuiti anche ad altre genti, primi fra tutti gli uomini vissuti nell’età dell’oro.
Gli Iperborei non sono immortali come gli dèi: ma si spengono serenamente dopo un’esistenza lunghissima in cui sono rimasti sempre giovani.

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